lunedì 10 novembre 2014

Scripta manent, n. 21 – I figli secondo “Il Profeta”

     Il profeta è un bellissimo testo di Kahlil Gibran del 1923, in cui un saggio dispensa delle “piccole” grandi verità a una folla che lo ascolta sui temi più diversi della vita. Le sue riflessioni, lunghe appena una paginetta, spaziano dall’amore al dolore, dalle leggi alla libertà, dal cibo agli abiti. Il passo che segue riguarda i figli: in esso viene descritta una visione molto bella di cosa i figli dovrebbero essere. Chiunque sia genitore o voglia un giorno diventarlo farebbe bene a leggere queste poche righe.



E una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie dell’ardore che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
e benché vivano con voi non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro propri pensieri.
Potete dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime,
poiché le loro anime dimorano nella casa del domani, che neppure in sogno vi è concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.
Poiché la vita non va mai indietro né indugia con l’ieri.
Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate.
L’arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e piega e vi flette con la sua forza perché le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell’Arciere:
poiché come ama la freccia che scaglia, così Egli ama anche l’arco che è saldo.

Kahlil Gibran, Il Profeta



domenica 9 novembre 2014

“Ulisse”: Alberto Angela vi racconta la morte di Pompei ed Ercolano

     Se ieri sera avete scelto di passare una piacevole e rilassante serata a casa, spero che abbiate guardato la puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta, programma condotto da Alberto Angela, uno dei più preziosi divulgatori scientifici che il nostro paese possa vantare. Si è trattato di una puntata meravigliosa, condotta in maniera eccellente, esaustiva e particolareggiata, che al sottoscritto è piaciuta tantissimo, al punto che Sapere audeo non poteva non citarla.
     L’argomento, frutto di anni di studio, ricerche e approfondimenti, è stato uno degli episodi più famosi del mondo: la distruzione di Pompei ed Ercolano dopo l’apocalittica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Alberto Angela, preciso e chiarissimo, non ha solo ricostruito fedelmente la “dinamica” di quella tragedia, ma ha anche sfatato falsi miti su quell’evento così celebre da richiamare turisti da ogni parte del mondo.

     Recandosi sul posto, Angela ci mostra le case di queste società scomparse, il legno ancora conservato, le suppellettili e le pitture, ci descrive nel dettaglio come ha eruttato il Vesuvio e come sono morte le persone, cos’hanno visto e come hanno sofferto mentre morivano; ci mostra i cadaveri di quegli uomini nel momento in cui hanno esalato l’ultimo respiro, ci parla del paesaggio dell’epoca e dei segni che preannunciavano la tragedia.

     Sulla sua pagina di Facebook Angela ha anche preannunciato l’uscita di un nuovo libro relativo all’argomento.

     Il consiglio è di guardare questa puntata: il titolo è Vivere e morire a Pompei. Anche le altre sono belle, ma questa si è davvero particolarmente distinta per la sua forza didascalica e per il pathos che ha saputo trasmettere, oltre che per la sua fedeltà ai fatti storici. Seguite quindi il link sotto appena avete un paio d’ore libere: mi ringrazierete!



     Se vi interessano le altre puntate, potete trovarle sul sito ufficiale di Ulisse – Il piacere della scoperta.



     E a proposito degli scavi di Pompei, vi ricordo che siete ancora in tempo per sottoscrivere gratuitamente la petizione che può salvare il recupero del sito archeologico: per sapere come basta leggere qui.